E' la conseguenza di un recente parere del Dipartimento delle Finanze.La
lettura del Dipartimento delle Finanze chiarisce che la rinuncia dello
Stato alla sua quota (0,38%) non rappresenta un'automatica riduzione
dell'aliquota applicabile in maniera generalizzata, ma una rinuncia a
favore dei Comuni. Questi, quindi, in assenza di una specifica
previsione di riduzione, potrebbero verosimilmente mantenere in parte o
totalmente la quota cui ha rinunciato lo Stato.Secondo noi queste
risorse dovrebbero essere invece destinate a nuove abitazioni,
manutenzione ordinaria e straordinaria sugli edifici, riqualificazione
energetica del patrimonio.
sabato 22 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
AMIANTO QUESTIONE IRRISOLTA. E NESSUNO SE NE OCCUPA PIU'
LA MAPPA DELL'AMIANTO IN ITALIA
Incredibile a dirsi ma ancora in Italia quella
dell'amianto è una questione irrisolta e, per di più, lontana dai riflettori. Il
problema è tanto più grave nelle regioni (qui sopra ve ne forniamo la mappa) in
cui stata è consistente in passato la presenza di aziende che ne facevano
utilizzo. Tale rischio permane alto, in ragione della considerevole presenza e
diffusione in quantità pericolose nei luoghi di lavoro e nelle lavorazioni,
nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche e private. Una realtà rimossa dalle
istituzioni, spesso sconosciuta e sottovalutata dagli stessi cittadini non
informati adeguatamente .La legge 257/92 , oltre a vietare l'uso dell'amianto e
ad imporne lo smaltimento, delegava alle Regioni la definizione dei piani di
bonifica e la loro realizzazione. In maniera scandalosa le previsioni di tutela
previdenziale della legge sono state artatamente depotenziate ,privando i
lavoratori esposti del beneficio dell'uscita anticipata dal mondo del lavoro. E'
urgentissimo riprendere sul territorio l'opera di rimozione e smaltimento
dell'amianto, vigilando in modo diffuso per verificare che ciò avvenga una volta
per tutte. Occorre sensibilizzare, informare e prevenire il rischio amianto,
verificare l'applicazione delle leggi con il monitoraggio della situazione
attuale e soprattutto riproporre l'effettiva tutela dal punto di vista sanitario
di coloro che in passato sono stati inconsapevolmente soggetti alle conseguenze
devastanti dell'esposizione professionale, della manipolazione, dell'uso e
dell'inalazione dell'amianto e di quanti lo sono tuttora.
martedì 18 settembre 2012
CARTELLE ESATTORIALI : SONO "INESISTENTI" LE NOTIFICHE EFFETTUATE DIRETTAMENTE DA EQUITALIA A MEZZO POSTA
Le cartelle di pagamento notificate da Equitalia a mezzo posta senza l’intervento di un intermediario abilitato risultano essere illegittime; difatti la notifica cosi’ effettuata non risulta nulla, ma bensi’ inesistente, determinando come conseguenza l’inesistenza della cartella esattoriale.
Tale principio è stato recentemente ribadito dalla Commissione tributaria provinciale di Campobasso con la sentenza n. 133/2012 e dal giudice di pace di Genova sentenza n. 4486/12 , le quali seguono le sentenze della CTP Lombardia n. 61/22/10, CTP Lecce n. 909/5/09 e del Tribunale di Rossano 8/1/2008.
Sono pertanto illegittime le notifiche eseguite a mezzo del servizio postale direttamente e non tramite agente abilitato.
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